"Io ho vissuto per non dimenticare quella parte di me, rimasta nei lager, con i miei vent’anni. Ho vissuto per difendere e raccontare l’odore dei morti che bruciavano nei crematori, per difendere la memoria di tutti i miei cari e di tanti innocenti, memoria che oggi si tenta ancora di infangare. Ho vissuto per raccontare che le ferite del corpo si rimarginano col tempo, ma quelle dello spirito mai. Le mie sanguinano ancora."
(Elisa Springer, testimone della Shoah)
Il
canale Junior della Rai offre diversi materiali per poter capire la Giornata della Memoria e i tristi fatti che tramite essa nessuno deve più dimenticare.
Tra questi, oltre al
portale per ragazzi dedicato al tema, segnalo un bel cortometraggio intitolato "Volo via" realizzato da ragazzi come voi, della scuola media Bramante e della scuola elementare Regina Margherita di Vigevano (Pv), che racconta dell'esperienza vissuta da una ventina di bambini, tra i cinque e i dodici anni, deportati perché ebrei ed utilizzati come "cavie" per esperimenti sulla tubercolosi da medici tedeschi. Il filmato è stato prodotto con delicatezza, portando alla luce i sentimenti provati dai bambini, ma anche con veridicità storica. Una buona opportunità per far riflettere su quanto accaduto e renderci più consapevoli che atti del genere, in un mondo in cui tutti si possano sentire "uomini liberi", non debbano più accadere.
Sempre per avere informazioni utili e conoscere ciò che è stato, vi suggerisco anche di dare un'occhiata al sito "
Viaggio nella Shoah" creato da Margherita d'Alessandro e Paolo Gallese:
Ancora dal canale Junior Rai, poi, Nadia Terranova, scrittrice, legge alcune parti del suo libro: "Bruno, il bambino che imparò a volare".
Il libro ricostruisce la vita di Bruno Schulz, ebreo, scrittore, disegnatore e traduttore polacco morto per mano nazista nel 1942. Schulz nacque nel cuore ebraico della cittadina di Drohobycz nella Galizia orientale (oggi ucraina, ieri austroungarica e poi polacca, sovietica e in seguito occupata dai nazisti) e morì in circostanze non chiare, ma certamente ucciso dopo aver subìto ogni tipo di umiliazione e persecuzione. Il libro di Bruno ne racconta l'infanzia e fa emergere il suo rapporto con il padre Jacob, bizzarro maestro di vita, e la sua straordinaria capacità di trasfigurare il disagio in energia vitale che gli permette di "volare". Anche qui "il volo", come nel cortometraggio precedente, prende il significato simbolico di "via di fuga" dalla tremenda realtà vissuta invece dal protagonista. Cliccate sui link di seguito per ascoltare le due parti.....e decidere se volete dedicarvi alla lettura dell'intero libro!!!
I Parte
II Parte